Rassegna stampa SUL "CASO BECCIU"
Rassegna stampa SUL "CASO BECCIU"
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Da sempre – e in modo documentato quantomeno dai Patti Lateranensi – la Santa Sede per sostenersi investe nel mattone, possedendo e amministrando immobili in alcune città, Londra compresa. A partire dal 2019 una violenta e organizzatissima campagna stampa ha voluto addossare all’ex sostituto alla Segreteria di Stato Becciu la colpa per un investimento immobiliare che avrebbe comportato grosse perdite. A parte il fatto che prima della Brexit il palazzo in Sloane Avenue 60 di Londra presentava tutti i presupposti per essere un buon investimento, la decisione di investire in quell’edificio non è certamente intestabile a Becciu, il quale si era limitato a ratificare quanto elaborato e consigliato dal capo dell'ufficio amministrativo della Segreteria di Stato, vale a dire da monsignor Alberto Perlasca, esperto in materie finanziarie e amministrative. Tanto meno può essere intestata al card. Becciu la decisione di affidare l’investimento a un finanziere o a un altro, vale a dire di passare nel 2018 da Raffaele Mincione a Gianluigi Torzi (che non ha mai nemmeno conosciuto). L'acquisto dell’immobile, che il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, riteneva «un valido investimento», avvenne quando Becciu non lavorava più in Segreteria di Stato: la richiesta del prestito per effettuare l’operazione – prestito dapprima accordato e in seguito rifiutato dallo Ior – venne infatti presentata dal suo successore, mons. Edgar Peña Parra. Se l'investimento in un immobile (45% delle azioni) non fosse considerato vantaggioso, non bisognerebbe certamente comprare i restanti 55% delle azioni; invece proprio questo hanno deciso di fare Parolin e Peña Parra, approvando l'operazione proposta e gestita da Perlasca. La recente vendita del palazzo, infine, è stata realizzata nel mezzo dello scandalo in fretta e male (il valore dell'immobile è già risalito). A prescindere dalla validità dell’investimento, insomma, né l’acquisto né la vendita del palazzo sono riconducibili a Becciu. E allora CHI e PERCHÉ ha montato questo scandalo a livello mondiale addossandogli in modo mirato responsabilità che lui non aveva?
Come riferito da Edgar Peña Parra nel suo Memoriale, il 26 novembre 2018 il cardinale Pietro Parolin diede la propria approvazione all’acquisto del palazzo di Londra, restituendo allo stesso Sostituto un memorandum redatto da mons. Perlasca con in calce questa annotazione manoscritta: «Dopo aver letto questo memorandum, alla luce della spiegazioni fornite ieri sera da mons. Perlasca e dott. Tirabassi, avute assicurazioni sulla solidità dell’operazione (che porterebbe vantaggi alla Santa Sede), la sua trasparenza e l’assenza di rischi reputazionali (che, anzi, verrebbero superati quelli legati alla gestione del Fondo GOF) sono favorevole alla stipulazione del contratto». L’operazione, che il Capo dell’ufficio amministrativo – l’esperto in materia mons. Perlasca – aveva descritto come favorevole alla Santa Sede, fu dunque portata in porto. «Con il benestare del Santo Padre e del cardinale segretario di Stato», conferma Peña Parra, «siamo andati avanti a perfezionare l’operazione di riacquisto della società proprietaria del palazzo, firmando la ratifica in data 27 novembre 2018».
A quel punto la Segreteria di Stato, resasi improvvisamente conto che il finanziere Torzi aveva tenuto per sé in modo inspiegabile le mille azioni con diritto di voto, si sentì sotto pressione e vide due possibilità, come riferito dallo stesso Peña Parra: «1) iniziare un contenzioso contro il Torzi; 2) riacquistare il pieno controllo dell’asset (quindi quantificare il valore delle mille azioni)». La soluzione adottata fu la seconda, non solo perché «considerata più economica e con rischi più contenuti», ma soprattutto perché «prettamente allineata con la Superiore volontà», cioè – come esplicitato da Sandro Magister – con la volontà di papa Francesco. Il quale non solo incoraggiò la Segreteria di Stato a procedere per questa strada, ma diede lui stesso l’impulso al negoziato con l’aiuto di un suo amico di vecchia data, come riferito da Peña Parra: «Sabato, 22 dicembre 2018, il Santo Padre mi ha chiesto di recarmi a Santa Marta dove mi ha presentato il dott. Giuseppe Milanese, […] che ho conosciuto per la prima volta, nonché il dott. Manuele Intendente, […] di cui ho saputo dopo essere uno degli avvocati del Torzi, mentre il Milanese era una conoscenza del Santo Padre».
Il 26 dicembre 2018, papa Francesco ricevette – di nuovo? – Torzi a Santa Marta, con i famigliari, facendosi anche fotografare insieme, e ne riferì a Peña Parra, che nella Nota registra così le indicazioni ricevute dal Pontefice: «Il mio agire […] era ed è tutt’ora motivato dal desiderio di mettere in pratica la volontà Superiore, manifestata anche in sede d’incontro con il Torzi il 26 dicembre 2018, cioè di ‘perdere il meno possibile e ripartire da capo’». Magister indica poi un terzo incontro tra il Papa e Torzi (ma forse gli incontri sono stati due, o uno solo, chissà). Fatto sta che Peña Parra scrive: «I primi giorni del mese di gennaio 2019, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Torzi insieme all’Intendente, al prof. Renato Giovannini e al Milanese e il sottoscritto. Durante un breve incontro, papa Francesco ha voluto ribadire al Torzi che apprezzava quanto egli aveva fatto per la Segreteria di Stato, e che aveva dato al sostituto il mandato di riorganizzare per esteso la gestione patrimoniale e finanziaria della Segreteria di Stato e che la Sua volontà era di ‘voltare pagina e ricominciare da capo’. Questa Superiore volontà è diventata per noi il punto di forza nel negoziato con il Torzi, il quale non ha potuto mai negare il volere espresso dal Santo Padre». Il Papa «apprezzava»! Le mille azioni vennero quindi acquistate dalla Segreteria di Stato per 10 o 15 milioni di euro.
Ciononostante, nel suo Memoriale, Peña Parra afferma di essere «arrivato alla convinzione che la Segreteria di Stato è stata vittima di una truffa», per come il capo dell’ufficio amministrativo – vale a dire mons. Perlasca – aveva operato, «costringendo di fatto la Segreteria di Stato, in sede di risoluzione contrattuale, a pagare al Torzi» una cifra molto ingente: «Con la firma prematura e comunque non autorizzata dai superiori, mons. Perlasca aveva ceduto al Torzi non soltanto le mille azioni, ma soprattutto il diritto esclusivo di gestione del palazzo, […] creando un ingente danno patrimoniale alla Segreteria di Stato, per non parlare del danno reputazionale per il Santo Padre e tutta la Chiesa».
Il sostituto della Segreteria di Stato della Santa Sede Edgar Peña Parra ha dichiarato, nel suo memoriale ma anche davanti ai giudici britannici, che nel novembre del 2018 Alberto Perlasca, suo subalterno, firmò il contratto per il passaggio del palazzo di Londra dal finanziere Mincione all'altro finanziere Torzi SENZA AUTORIZZAZIONE. Nel novembre del 2022, quando a essere interrogato dalla Giustizia vaticana fu lo stesso Alberto Perlasca, egli dichiarò che non aveva alcun potere di firma, che doveva essere autorizzato, aggiungendo poi: «SE IO HO FIRMATO QUELL’ATTO SI VEDE CHE ERO CERTISSIMO CHE MI AVREBBERO DATO LA PROCURA PER FIRMARE». DOMANDA: come fa Perlasca a dirsi «certissimo» che gli avrebbero dato la procura per firmare un contratto che lui – capo dell’Ufficio amministrativo, quindi massimo esperto in materia in Vaticano! – dichiarerà essere una truffa? Se era una truffa, lo era già prima della sua firma e quindi non doveva firmare, e nessuno avrebbe dovuto dargli la procura per firmare; oppure, visto che lui più di chiunque altro doveva esserne consapevole, lui stesso era complice dei truffatori. “Tertium non datur”, a quanto pare. Nota bene: tutto questo avvenne nell’autunno del 2018, quando Becciu non era più nemmeno in Segreteria di Stato!
Conclude Magister: «Sta di fatto che il ricupero delle mille azioni è stato negoziato e concluso con Francesco come primo attore, stando a ciò che è scritto nella Nota informativa di Peña Parra resa pubblica per volontà dello stesso papa. Interrogato nella fase istruttoria del processo contro Becciu e altri imputati, Perlasca ha confermato questo coinvolgimento del pontefice, venendo però aspramente zittito dal promotore di giustizia Alessandro Diddi: “Monsignore, questo che dice non c’entra niente! Noi prima di fare questo che stiamo facendo siamo andati dal Santo Padre e gli abbiamo chiesto che cosa è accaduto, e di tutti posso dubitare fuorché del Santo Padre”. Reso pubblico da un avvocato difensore nell’udienza del processo del 17 novembre scorso [2021], questo passaggio dell’interrogatorio di Perlasca ha indotto Diddi a smentire se stesso, negando di aver interrogato il papa. Ma che Francesco sia stato tra i protagonisti della vicenda finita sotto processo in Vaticano è ormai assodato».
Procès Becciu: les «choix irrationnels» du Vatican pointés du doigt, in «Actualités», 11 giugno 2022. Anche in spagnolo. E in inglese.
Felice Manti, I silenzi di "Report" e "Espresso" sul giallo del palazzo di Londra, in «Il Giornale», 21 giugno 2022. Anche in spagnolo. E in inglese.
Comunicato dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, 1° luglio 2022.
Vaticano vende prédio pivô de escândalo em Londres, in «Noticias uol», 1° luglio 2022.
Fataler Immobilienkauf kostet den Vatikan 135 Millionen Euro, in «Focus», 1° luglio 2022.
APSA: venduto il palazzo di Londra a Sloane Avenue, in «Vatican News», 1° luglio 2022.
Renato Farina, A Londra palazzo svenduto o nuovo attacco a Becciu?, in «Libero», 3 luglio 2022.
Andrea Gagliarducci, Palazzo di Londra, la Santa Sede finalizza la vendita. E ora?, in «ACIstampa», 3 luglio 2022. «Nonostante le perdite, il palazzo ha comunque guadagnato, e le perdite sono state contenute. C’erano 16 offerte, a testimonianza della bontà dell’investimento. E viene da chiedersi perché alla fine, invece di terminare il progetto, si sia deciso di vendere. Per guadagnare davvero, bisognava mettere a reddito. Tanto più che non è un momento propizio per vendere, e la Santa Sede non si sogna nemmeno di vendere le altre proprietà che ha a Londra. Investimenti fatti in tempi non sospetti, con i soldi della Conciliazione e una società, la Grolux Investments, collegata alla società svizzera Profima, che era gestita dal Vaticano. Non è un mistero, tanto che il Guardian ne fece una storia nel 2013, alla vigilia della rinuncia di Benedeto XVI, notando come gli immobili a Londra erano stati comprati con i soldi di Mussolini. Ma il punto è: se vale la pena vendere, perché la Sana Sede non vende gli altri immobili che possiede a Londra? È una domanda che resta aperta, mentre prosegue il processo in Vaticano sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato.»
Renato Farina, A Londra palazzo svenduto o nuovo attacco a Becciu?, in «Libero», 3 luglio 2022. Anche in spagnolo.
Vatikan verkauft Immobilie mit mehr als 100 Millionen Euro Verlust, in «Rtl», 6 luglio 2022.
M.P., Sloane Avenue: l'accusa si arrampica sugli specchi, in «Silere non possum», 6 luglio 2022.
Scandalo Vaticano, avvocati Becciu: "Si conferma sua estraneità", in «ADNkronos», 7 luglio 2022. Anche in inglese.
Philipp Pullella, Pope hopes London building last Vatican financial scandal, in «Reuters», 7 luglio 2022. Anche in italiano.
Alessandro Di Bussolo, Interrogatorio di Tirabassi: la trattativa con Torzi per le azioni con diritto di voto, in «Vatican News», 7 luglio 2022. Anche in spagnolo.
Procès du Vatican: un accusé affirme que François était au courant, in «Actualités», 12 luglio 2022. Anche in spagnolo.
Josephine Mckenna, Pope Francis authorised bugging of London-based broker over property deal, leaked documents claim, in «The Telegraph», 24 luglio 2022. Anche in tedesco.
Charles Hymas, Vatican’s £124m property case to be heard in UK in ‘trial of the century’, in «The Telegraph», 6 agosto 2022. Anche in francese.
Filippo Caleri, Vaticano dal giudice inglese, in «Il Tempo», 8 agosto 2022.
Immobile di Sloane Avenue, la corte Uk condanna il Vaticano, in «Affari Italiani», 9 agosto 2022. Anche in inglese.
Renato Farina, Quello strano silenzio sul caso Becciu, in «Libero», 11 agosto 2022.
Jesús Bastante, Londres condena al Vaticano a pagar 200.000 libras por el escándalo del palacio de Londres, in «Religión Digital», 11 agosto 2022. Anche in inglese.
El Vaticano miente en Londres y lo condenan..., in «Infovaticana», 12 agosto 2022.
Giuseppe Di Leo, Rassegna stampa vaticana, in «Radio Radicale», 14 agosto 2022 (dal minuto 20).
Sandro Magister, Cattive nuove da Londra per il papa. Il processo si avvita contro di lui, in «Settimo Cielo», 22 agosto 2022. Anche in inglese. E in spagnolo. «Settimo Cielo ha già ampiamente documentato come nel processo in corso in Vaticano papa Francesco faccia sia da regista che da sceneggiatore ed attore. È stato lui – e l’ha detto – a volere il processo e a metterlo in moto. È stato lui a pilotarne a piacimento lo svolgimento, con quattro “rescripta” consecutivi che ne modificavano le regole in corso d’opera. È stato lui a condannare in anticipo e senza prove il più celebre degli imputati, il malcapitato cardinale Giovanni Angelo Becciu, persino escludendolo da un futuro conclave. È stato lui a tirare le fila della trattativa con il finanziere Gianluigi Torzi per riacquistare a caro prezzo – un prezzo che in segreteria di Stato continuano a giudicare un’estorsione – l’ultimo decisivo pacchetto di azioni del palazzo londinese.»
Salvatore Cernuzio, Processo vaticano, la dichiarazione spontanea del cardinale Becciu, in «VaticanNews», 14 ottobre 2022. Anche in francese. E in portoghese.
Kardinal Becciu verteidigt Umgang mit Veruntreuung von Geld, in «Katholisch.de», 14 ottobre 2022.
Andrea Gagliarducci, Processo Palazzo di Londra, davvero un investimento sbagliato?, in «ACI», 12 novembre 2022. Anche in inglese. E in spagnolo.
Barbara Castelli, Processo in Vaticano. Capaldo: la Segreteria di Stato non fece un buon affare, in «Vatican News», 23 novembre 2022. Anche in spagnolo.
Con l'acquisto e la vendita dell'edificio di Sloane Avenue, a Londra, il Vaticano ha perso in tutto più di 100 milioni di euro, in «Ansa», 23 novembre 2022. Processo in Vaticano: la difesa di Mincione smonta le accuse del promotore di giustizia, in «Faro di Roma», 23 novembre 2022.
Franca Giansoldati, Palazzo Londra i dubbi del Sostituto sullo Ior: «Perché ci negò il mutuo che poi ci concesse l'Apsa? Per me resta un mistero», in «Il Messaggero», 16 marzo 2023. Anche in inglese.
Nicole Winfield, Pope sought to lose 'as little as possible' in London deal, in «The Washington Post», 16 marzo 2023. Anche in francese. E in spagnolo.
Mimmo Muolo, Peña Parra: palazzo di Londra una doppia via crucis, in «Avvenire», 17 marzo 2023.
Salvatore Cernuzio, Processo vaticano, l'avvocato Shina: da Torzi minacce alla Segreteria di Stato, in «Vatican News», 29 marzo 2023. Anche in spagnolo.
Barbara Castelli, Nuovi capi di imputazione nel processo sui fatti di Londra, in «Vatican News», 30 marzo 2023. Anche in spagnolo.
Sabah Meddings, Lucca De Paoli e Catharine Gemmell, Vatican Says Disclosing Emails in Court Clash Is a 'Grave Sin', in «Bloomberg», 21 aprile 2023. Con traduzione italiana.
Affaire de l'immeuble de Londres: le cardinal Sandri auditionné, in «Cath.ch», 14 maggio 2023.
Andrea Gagliarducci, Pope Francis and the untold stories, in «MondayVatican», 15 maggio 2023.
Tonino Solarino, C'è ingiustizia in Vaticano!, in «Il Sismografo», 2 agosto 2023.
Guido Horst, Kardinal Becciu droht das Gefängnis, in «Die Tagespost», 5 agosto 2023.
Felice Manti, Riparte il processo a Becciu: ecco cosa non torna, in «Il Giornale», 4 settembre 2023. Anche in inglese.
Il processo a Becciu riprende: le incongruenze che emergono, in «Quinforma», 4 settembre 2023.
Ivo Pincara, Caso 60SA. Ancora menzogne e calunnie? Anche basta!, in «Korazym», 9 settembre 2023.
Vittorio Feltri, Il processo a Becciu? Ricorda il caso Tortora, in «Il Giornale», 11 settembre 2023. Anche in spagnolo.
Andrea Gagliarducci, Pope Francis, a turning point in the Vatican trial that could have consequences, in «MondayVatican», 16 ottobre 2023. Anche in italiano.
Barbara Castelli, Processo vaticano, Intrieri: Tirabassi è un capro espiatorio, in «Vatican News», 19 ottobre 2023. Anche in spagnolo.
Lawyer charges Vatican 'trial of the century' with seeking scapegoats, in «Crux», 20 ottobre 2023.
Immeuble de Londres: le promoteur de justice accusé de compotisme, in «Cath.ch», 20 ottobre 2023.
Alessandro Di Bussolo, Processo vaticano, la parola alla difesa di Squillace, in «Vatican News», 20 ottobre 2023. Anche in spagnolo. E in francese.