Il Conclave e papa Leone XIV (seconda parte):                                     > per la parte precedente clicca qui


  1. BulletNico Spuntoni, Conclave, la lettera anti Becciu in mano al Camerlengo. Dubbi sulla firma del Papa, in «Il Tempo», 26 aprile 2025. (anche in pdf) DUBBI SERI SU QUELLA "F" IN FONDO A UNA LETTERA DATTILOSCRITTA «All’interno, come abbiamo scritto, c'è un fronte convinto che il presule di Pattada sia vittima di un’ingiustizia palese. E poi c’è il tema della loro validità: un esperto canonista, sotto anonimato, ha spiegato al nostro giornale che una firma non basterebbe perché «per simili documenti, storicamente, c'è bisogno di una sottoscrizione pontificia che prima era data dall'anello del pescatore ma che anche adesso richiede almeno un segnacolo d'autenticità». Mai il Pontefice sottoscriveva documenti con la firma personale, «ma al massimo, in rarissimi casi, poteva apporla in aggiunta a documenti particolarmente sentiti, non da sola comunque». L'esperto, dunque, sostiene che «non sia affatto sufficiente la mera siglatura, peraltro rilasciata in circostanze oscure». Questi primi giorni di congregazioni sono stati segnati dalla vicenda Becciu che probabilmente diventerà monopolizzante anche nei successivi. I cardinali, infatti, sono arrivati alla conclusione di individuare una soluzione solamente dopo la celebrazione del funerale di oggi. Una bella gatta da pelare soprattutto per il decano Giovanni Battista Re che, a chi lo aveva sentito anche di recente sull'argomento, aveva confidato privatamente di non essere a conoscenza dell'esistenza delle lettere di Francesco.»

  2. BulletIacopo Scaramuzzi, Impasse sul caso Becciu ma il cardinale insiste: "Io potrò votare", in «La Repubblica» 26 aprile 2025.

  3. BulletIl caso Becciu scuote il Conclave per l'elezione del nuovo Papa: il Collegio dei cardinali diviso sul suo diritto di voto, in «SardiniaPost», 26 aprile 2026.

  4. BulletAndrea Gagliarducci, Parolin "liquida" Becciu: il caso scuote il conclave (ma lui resiste). Giallo su due atti papali, in «Il Messaggero», 26 aprile 2025. «L’eventuale partecipazione al conclave del cardinale Angelo Becciu diventa un vero e proprio giallo. Il porporato, che aveva rinunciato alla prerogative cardinalizie nel 2020 su richiesta del Papa dopo lo scandalo dell’acquisto milionario del palazzo di Londra, aveva poi ripreso a partecipare come cardinale a concistori ed eventi pubblici, sempre su invito di Papa Francesco, e sta ora partecipando alle Congregazioni generali. Di fatto, sostiene, quello che è avvenuto è un reintegro nel collegio, e dunque non è caduto il suo diritto-dovere di votare. (...) si entra in un dibattito tra canonisti, ovvero gli esperti della legge che regolano le attività della Chiesa. C’è una scuola di pensiero che sostiene che, una volta morto il Papa, ogni documento non pubblicato non ha valore di legge. Al massimo, può essere considerata una ultima volontà del pontefice, e si può decidere quanto tenerla in considerazione. L’altra scuola di pensiero invece sottolinea che un documento papale, seppur non promulgato, vale sempre come documento papale. Formalmente lo avrebbe dovuto rendere noto il sostituto, che resta in carica anche durante la sede vacante, e non il cardinale Pietro Parolin, che è decaduto dal suo incarico di Segretario di Stato. Il dibattito, insomma, è aperto. Si è arrivati, in congregazione, a proporre una commissione cardinalizia che analizzi il caso Becciu e prenda una decisione. (...) Di fatto, però, non c’è né una lettera del cardinale, né una sanzione formale di Papa Francesco sulla perdita delle sue prerogative di cardinale. (...) Se la decisione è semplicemente del Papa, ma senza motivazione, potrebbe essere considerato un abuso autocratico. I RISCHI Se invece gli scritti del Papa si richiamano al reato per cui è stato condannato in primo grado, viene precluso al cardinale Becciu il diritto di difesa e il diritto al giusto processo, che sono tra l’altro garantiti sul diritto divino. La domanda, per i canonisti, resta dirimente: una situazione del genere metterebbe l’elezione del successore di Pietro al riparo da ogni possibile accusa di invalidità? Questa ricostruzione, confermata da una fonte indipendente e comunque da considerare con la dovuta cautela, non solo mette in luce la confusione giuridica che regna in questo momento, ma pone anche il cardinale Parolin in una posizione difficile. Considerato un candidato ideale per la sua moderazione, il cardinale avrebbe invece sostenuto, con questo gesto, proprio la parte del pontificato più controversa. «Rischia di rimanere il sospetto che i testi siano stati nascosti per evitare a Becciu di andare dal Papa», sottolinea una fonte a conoscenza del processo vaticano che ha coinvolto il cardinale. Tanto più che Becciu sostiene - lo ha detto alla Reuters - che invece il Papa gli avrebbe detto che c’era un documento in cui veniva riaffermato il suo diritto di partecipare al Conclave.»

  5. Bullet«Caro Papa Francesco, ora ti chiediamo di pregare per noi e che dal cielo tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche CON L’UMANITÀ CHE CERCA LA VERITÀ CON CUORE SINCERO E TIENE ALTA LA FIACCOLA DELLA SPERANZA» (omelia del card. Giovanni Battista Re per i funerali di papa Francesco, 26 aprile 2025). Davvero: INTERCEDA ANCHE LUI! Noi cerchiamo con tutte le forze la verità con cuore sincero e, nonostante tutto, teniamo alta la fiaccola della speranza. «Il DOVERE del Conclave era di dare un vescovo a Roma...» Io c'ero in quella piazza, il 13 marzo 2013. Le primissime parole del neoeletto papa Francesco furono chiarissime: IL DOVERE, NON IL DIRITTO! Il compito del Conclave – e di ogni suo membro – non è un DIRITTO, ma un DOVERE. AP

  6. BulletBecciu insiste: "Ho diritto a Conclave". Ma due lettere inedite lo escludono. Una commissione sbroglierà l'affaire, in «Il Giornale», 26 aprile 2025.

  7. BulletFrancesco Peloso, Lo stop a Becciu di Francesco, ecco le mosse per escluderlo, in «Domani», 26 aprile 2025. TOH, RIECCO L'ALTRO AUTORE DEL COMPLOTTO, OLTRE ALLA CHAOUQUI: ALBERTO PERLASCA (al quale non interessa la giustizia, ma l'esclusione di Becciu dal Conclave)! Questi soggetti "ispirano" Francesco? «Ma come ha raccontato Domani, ripreso dai media italiani e internazionali, esisterebbero ben due lettere controfirmate dallo stesso pontefice che confermerebbero la volontà di Bergoglio di escludere il porporato sardo dal conclave. La prima sarebbe del 2023, la seconda lettera risalirebbe addirittura al 4 marzo scorso quando il papa era già ricoverato al Policlinico Gemelli, e sarebbe stata ispirata da monsignor Alberto Perlasca, l’ex capo dell’ufficio amministrativo della segreteria di Stato, trasformatosi da imputato ad accusatore nel processo per la compravendita dell’immobile situato in Sloane avenue con i fondi della segreteria di Stato. Sia come sia, le lettere sarebbero state mostrate a Becciu dal segretario di Stato Pietro Parolin. L’esistenza delle due missive, taglierebbe ogni possibile discussione sul tema, la volontà messa per iscritto del papa non lascerebbe più nessuno spiraglio per una trattativa. (...) Il porporato sardo, ex sostituto della Segreteria di Stato ed ex prefetto per le Cause dei santi, ha detto in una conversazione con la Reuters che il suo ruolo è cambiato da quella sera di oltre quattro anni e mezzo fa, quando il pontefice lo degradò perché si sentiva tradito nella sua fiducia. Oltre a confermare quanto già dichiarato all’Unione Sarda – che le sue prerogative sono «intatte», che non c’è stata «alcuna esplicita volontà» di escluderlo dal Conclave e che non gli è mai stato chiesto di rinunciare al privilegio per iscritto – Becciu aggiunge che papa Bergoglio sarebbe stato vicino a prendere una decisione sul suo status. Dice infatti di aver incontrato il pontefice a gennaio, prima del ricovero al Gemelli a febbraio, e cita le sue parole: «Penso di aver trovato una soluzione», gli avrebbe detto Francesco. Becciu dichiara inoltre di non sapere se il Papa abbia lasciato istruzioni scritte su questo aspetto. «Saranno i miei confratelli cardinali a decidere», ha spiegato, in attesa della discussione nelle congregazioni pre-Conclave già iniziate e a cui lui stesso è invitato.»

  8. BulletIvo Pincara, Le "lettere" segrete contro Becciu, uscite dal cilindro magico di Parolin. Ieri sera la chiusura della bara del Romano Pontefice Francesco. Stamane le esequie, in «Korazym», 26 aprile 2025. «Il già Segreterio di Stato della Santa Sede, Cardinale Pietro Parolin, ha quindi fatto uscire dal suo cilindro magico non due coniglie, ma due “lettere” (sembrano piuttosto dei rescritti, segrete come i quattro famosi rescritti segreti con cui Papa Francesco ha cambiato le regole quando il processo contro il Cardinal Becciu era in corso) dattiloscritte (!) a firma “F”, una del 2023 (perché tenerla segreta fino ad oggi?) e un’altra del 4 marzo 2025 (cioè quando Papa Francesco era ricoverato al Policlinico Gemelli, mentre Parolin ai giornalisti aveva risposta di non voler parlare del caso Becciu con il Papa).»

  9. BulletVittorio Feltri, Il cardinale è vittima del «sacro imbroglio». E la lettera puzza di pia frode, in «Il Tempo», 26 aprile 2025. «So distinguere i processi seri da quelli farsa, e le prove dalle manipolazioni. Non ho perciò alcun un timore a sostenere – conservando pienamente affetto per il Pontefice che ritengo sia stato ingannato a bella posta – che il cardinale sia stato vittima di un “sacro imbroglio”. So anche, da quando frequentavo da ragazzo i preti, che a Papa defunto, durante la sede vacante, tocca al collegio dei cardinali governare, ed essendo piuttosto difficile interrogare il Pontefice morto, possono rendersi conto e correggere errori in lui indotti dall’altrui malafede. Non è offesa a Sua Santità rimediare post mortem a una ingiustizia allorché assecondò inquirenti e giudici che, coperti dal suo mantello, abusarono della sua fiducia. Ho elementi per dirlo. L’ultimo e più clamoroso fatto che lo dimostra è la rivelazione-scoop del quotidiano Domani (mai favorevole a Becciu) di centinaia di messaggi dove due donne, in dichiarata intesa con il Procuratore del Vaticano, aggiustarono i fatti per incastrare il prelato sardo. Ricordo altresì che la decisione della “crocefissione preventiva” (definizione di Alberto Melloni, storico della Chiesa) fu presa da Bergoglio nell’immediatezza dell’ira – alla quale umanamente ha ammesso di essere portato per temperamento – quando si trovò sulla scrivania la copia in anteprima de L’Espresso che incolpava il Prefetto Angelo Becciu di aver “rapinato” i poveri per ingrassare i parenti. Ora, dopo cinque anni, confermare quel gesto di furore impedendo a un cardinale di entrare in Conclave, significa consegnare un innocente (tale è in modo conclamato, e persino per la giustizia vaticana sino all’ultimo grado di giudizio) alla esecrazione perpetua di credenti e non credenti, segnandolo in modo indelebile con il marchio dell’indegnità. Non si tratta di esercitare misericordia e praticare il Cristiano perdono, ma di prendere atto della realtà fattuale che, osservata con occhi privi di pregiudizio, impone di riabilitarlo. (...) il canonista prediletto dal Papa, il gesuita Cardinal Ghirlanda, risulta aver spiegato ai colleghi che Becciu va ammesso al conclave, secondo una tradizione antica che consentiva il voto, attivo e passivo, persino a cardinali scomunicati e condannati. Un principio di precauzione per così dire, onde impedire che un Papa possa determinare il proprio successore escludendo un rivale, impedendo allo Spirito Santo di soffiare su una testa odiata dal “de cuius”. (...) Oltretutto il cardinale di recente è stato invitato dal Papa ai Concistori (assemblea dei cardinali) anche dopo la sentenza del tribunale, dunque vedendo riconosciuta da Francesco la dignità del grado. Altri dicono che invece va rispettata la volontà del Papa che tolse a Becciu i “diritti cardinalizi” quella sera del 24 settembre 2020, anche se senza sigillo e affermata soltanto con un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede. Un vecchio cardinale canonista, lo spagnolo Herranz, ha sostenuto che, comunque sia, eleggere il Papa per un cardinale è un dovere, non un diritto. Per cui è una menzogna ritenere Becciu presuntuoso nell’affermare questa sua volontà di votare il successore di Pietro (e di Francesco). Uno può sacrificare un diritto, non un dovere. Finché, racconta Vian sul Domani, ieri il “già Segretario di Stato” (è decaduto anche lui) Pietro Parolin ha mostrato un foglio sul quale a marzo (prima cioè che emergessero le trame delle “due dame”!), mentre era all’ospedale Gemelli, il Papa avrebbe confermato, siglandola con la F, la sua volontà di escludere Becciu dal Conclave, rispondendo a un quesito sottopostogli dal medesimo Parolin. (...) "Il Conclave è disciplinato in modo molto rigoroso dal diritto canonico e da altre fonti normative. Lettere siglate dal Papa (ammesso che siano autentiche) non pubblicate negli Acta Apostolicae Sedis non hanno alcuna idoneità a modificare la normativa vigente. Sono semmai indice di un fenomeno molto grave che i cardinali dovrebbero respingere con fermezza: le norme segrete adottate ad personam, che hanno caratterizzato purtroppo il Pontificato ormai conclusosi. Riconoscere validità normativa alle lettere segrete significherebbe riconoscere la fine della Chiesa e la sua trasformazione in un’autocrazia. Questo utilizzo di lettere tenute segrete e fatte firmare al Papa malato per imporre una deroga al diritto canonico può essere un passo falso fatale per chi le vuol usare a suo pro".»

  10. BulletGian Guido Vecchi, Le manovre verso il Conclave. Paglia: Becciu resterà fuori, in «Corriere della Sera», 26 aprile 2025.

  11. BulletLuis Badilla e Robert Calvaresi, Il Conclave per eleggere il nuovo Vescovo di Roma. Come risolvere il caso del card. Angelo Becciu? Perché e come è sorto un "nuovo caso" dentro l'enigmatica vicenda non ancora conclusa?, in «Osservazioni casuali», 65, 19-26 aprile 2025. «Se il card. Becciu non entra a votare in Conclave mencherebbe gravemente ai suoi doveri.»

  12. BulletLuigi Bisignani, Le troppe apocrife «effe» che girano tra i cardinali, in «Il Tempo», 26 aprile 2025. "F" COME FALSO? «Un tempo, i cardinali ascoltavano e davano credito a quello che sentivano basandosi sulla fiducia. Ora, per credere vogliono vedere le prove, e capire se le strane lettere che hanno ricevuto, spesso firmate solo con una effe, siano autentiche oppure scritte dalle tre-quattro persone che tenevano in ostaggio il Papa: un segretario, due gendarmi, forse anche un infermiere.»

  13. Bullet«Il DOVERE del Conclave era di dare un vescovo a Roma...» Io c'ero in quella piazza, il 13 marzo 2013. Le primissime parole del neoeletto papa Francesco furono chiarissime: IL DOVERE, NON IL DIRITTO! Il compito del Conclave – e di ogni suo membro – non è un DIRITTO, ma un DOVERE. AP

  14. BulletFranca Giansoldati, Cardinale Mueller, «non ancora emersa personalità forte, difficile dire se sarà un conclave breve o lungo», in «Il Messaggero», 26 aprile 2025. «Il caso Becciu si sta trasformando in una bella grana. C'è chi pensa debba partecipare al conclave, considerando la costituzione apostolica Universi Dominici Gregis e il diritto canonico. Altri che ritengono sia corretto lasciarlo fuori poiché esisterebbero due fogli in cui Francesco manifesta questa volontà. Gli stessi canonisti sono spaccati. Come si può risolvere?» «Penso secondo la giustizia. La mia opinione è che sia stato trattato assai male. L'ho anche detto pubblicamente diverse volte. Non si può maltrattare così un cardinale e Becciu non ha commesso un crimine come altri imputati in quel processo. Io però non sono un giurista e non so come si possa dirimere questo nodo. Tuttavia, posso dire, che personalmente lo ritengo una persona onesta, dedicata alla Chiesa. Poi ognuno ha i suoi limiti e possiamo pure aprire una discussione. Lo conosco da 13 anni e ho sempre avuto una buona impressione di lui. Mi spiace che il suo caso sia rimasto irrisolto. La situazione giuridica non è chiara e sarà un caso da dipanare».

  15. BulletMaurizio Pizzuto, Il cardinale Becciu può entrare in Conclave nonostante la condanna: perché nessuno può fermarlo, in «Il Riformista», 26 aprile 2025. «Nel diritto civile come in quello canonico, la presunzione d’innocenza resta un principio fondamentale. La condanna inflitta dal Tribunale vaticano non è definitiva: il cardinale Becciu ha già annunciato appello, e finché non si esauriscono tutti i gradi di giudizio, egli rimane formalmente innocente. Nel frattempo, nessuna norma impedisce a un cardinale imputato o condannato in primo grado di esercitare i suoi diritti e doveri ecclesiastici. (...) Il cardinale non è solo un alto funzionario della Curia, ma un testimone della fede chiamato a discernere, con preghiera e coscienza, la guida della Chiesa universale. Il conclave non è un’aula di tribunale ma una riunione spirituale in cui conta la fede, la comunione ecclesiale e il senso di responsabilità. In questo senso, anche un cardinale sotto processo può essere ritenuto capace di partecipare, proprio perché il suo giudizio non si basa sulla reputazione pubblica ma sul suo rapporto con Dio e la Chiesa. (...) Angelo Becciu, pur condannato in primo grado, conserva tutti i requisiti canonici per entrare in conclave. La sua presenza – se e quando sarà convocato – non sarà uno scandalo, ma il segno della complessità del diritto ecclesiale, della prudenza istituzionale e del rispetto per un processo ancora in corso. La Chiesa non è un tribunale mediatico: è una madre che sa attendere la verità con pazienza e giustizia.» Senza contare che la "giustizia" vaticana si è dimostrata corrotta!

  16. BulletIl pre-Conclave entra nel vivo, decisive le congregazioni, in «Ansa», 26 aprile 2025.

  17. BulletParolin aparece con supuestas cartas privadas sin forma legal para intentar excluir a Becciu del Cónclave, in «Infovaticana», 26 aprile 2025.

  18. BulletLa Conferencia Episcopal dice que la expulsión del cardenal Becciu “no está judicialmente concluida” y espera que se resuelva “cuanto antes”, in «El Diario», 26 aprile 2025.

  19. BulletPenélope O Álvarez, El caso Angelo Becciu: una sombra sobre el próximo cónclave del Vaticano, in «Cronica Balear», 26 aprile 2025.

  20. Bullet¿Podrá participar en el Cónclave el cardenal Becciu?, in «Infovaticana», 26 aprile 2025.

  21. BulletAntonio Bonanata, Da lunedì riprendono le Congregazioni, sarà la settimana del pre-Conclave. Marx: "Durerà poco", in «Rainews», 26 aprile 2025.

  22. BulletEl culebrón que amenaza con dinamitar las posibilidades de que un italiano sea el nuevo pontífice, in «El Confidencial», 27 aprile 2025.

  23. BulletUn veto verbal, dos cartas y sin decreto para echar a Becciu de la Sixtina, in «En Segundos», 26 aprile 2025.

  24. BulletConvicted cardinal wants to vote for pope; fellow cardinals to decide, in «Inquirer», 27 aprile 2025.

  25. BulletAndrea Gagliarducci, Conclave, la sigla di Papa Francesco sul documento che esclude Becciu: l'atto per impedirgli il voto firmato con una "F" il 24 marzo, in «Il Messaggero», 27 aprile 2025. LO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO OPPRIME LA SEDE APOSTOLICA? E POI L'OPACA STRATEGIA DI PAROLIN «... il Papa ha accettato la rinuncia di Becciu perché il cardinale era finito nell’inchiesta sulla compravendita di un palazzo di Londra con fondi della Segreteria vaticana, e ha voluto che il cardinale fosse processato in primo grado nello Stato di Città del Vaticano da un tribunale di Stato. Cosa mai successa, perché un cardinale viene giudicato solo da cardinali. Ma la condanna, tra l’altro ancora in primo grado (l’appello comincia il 22 settembre), è quella dello Stato, non è canonica. E dunque, continua il porporato, «rischiamo di escludere Becciu per questioni penali e riguardanti lo Stato, ma senza che ci sia alcun impedimento o sanzione canonica. Lo Stato della Città del Vaticano avrebbe così la predominanza sulla sede apostolica. E sarebbe un passo indietro nella storia di un secolo e mezzo». (...) La decisione del Cardinale Parolin di rendere note le lettere solo al terzo giorno di congregazione può costargli molti voti. Ci si chiede, infatti, perché non abbia subito mostrato le carte, aspettando il momento in cui il dibattito sembrava andare in favore di Becciu. Forse, si è cercato prima di operare una moral suasion sul cardinale sardo, senza effetto, e allora si è deciso di produrre i documenti. Ma, anche se fatto in buona fede, c’è una ombra sulla trasparenza dell’operazione.»

  26. BulletNicole Winfield, Conclave politics begin with the question: Continue Pope Francis' radical legacy or change course?, in «Star Tribune», 27 aprile 2025.

  27. BulletGiovanni Maria Vian, L'ultimo omaggio a Francesco dal collegio dei cardinali. In attesa della bufera Becciu, in «Domani», 27 aprile 2025. «"Non sanno come uscirne, è un problema serio", hanno rivelato a Beltrán fonti vaticane. Oltre al diritto, i precedenti storici sembrano inclinarsi a favore del cardinale sardo. Le esclusioni dal collegio cardinalizio – grazie a dimissioni forzate o spontanee – sono infatti rare e intricate: in nove secoli, una cinquantina. Difficile invece sembra essere l'esclusione dal conclave, per ragioni soprattutto giuridiche, sostenute dalle leggi che nel tempo hanno regolato le elezioni papali.»

  28. BulletFabrizio Caccia, Becciu è un rebus: una pre-elezione per decidere se potrà partecipare, in «Corriere della Sera», 27 aprile 2025.

  29. BulletFabrizio Caccia, Becciu è un caso: le due lettere firmate «F» e la pre-elezione per decidere se potrà partecipare al Conclave, in «Corriere della Sera», 27 aprile 2025. «Ma due lettere dattiloscritte, solo con la sigla del Papa («Io comunque non le ho viste, Parolin me ne ha solo parlato», avrebbe detto ieri il cardinale al suo entourage), non avrebbero valore per il diritto canonico: «In Vaticano non esiste alcun decreto firmato da Francesco che impedisca a Becciu di entrare nel conclave», scrive Vida Nueva. «E se non c’è un documento scritto (pubblicato negli Acta Apostolicae Sedis, la Gazzetta ufficiale della Santa Sede, ndr), è come se la decisione non fosse mai stata presa». (...) «E non è un diritto, ma un dovere, il suo, quello di entrare in Conclave», ricordano sempre i suoi avvocati Maria Concetta Marzo e Fabio Viglione, che però ironicamente non contemplano l’ipotesi di «ricorrere al Tar». «Saranno i miei confratelli cardinali a decidere», dice Becciu, sebbene siano divisi: il decano Giovanni Battista Re, per esempio, gli avrebbe già detto di essere favorevole, mentre il camerlengo Kevin Joseph Farrell avrebbe rivelato la volontà di Bergoglio, espressagli a voce, di tenerlo fuori. Eppoi il 22 settembre si aprirà il processo d’appello sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato e la compravendita del Palazzo di Londra, per le quali Becciu ha sempre proclamato la sua innocenza, anche se è stato in primo grado condannato a 5 anni e 6 mesi per peculato e truffa aggravata e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

  30. BulletNico Spuntoni, Becciu da pupillo a reietto. Il legame col Papa logorato dagli anni e quelle ombre sulle lettere, in «Il Tempo», 27 aprile 2025. «I maliziosi dicevano che fosse lui il «vero» segretario di Stato perché forte di un rapporto personale col Papa che il suo superiore Pietro Parolin non era riuscito a costruire. Quella tra i due italiani era stata una coabitazione difficile, così come sarebbe poi accaduto col suo successore Edgar Peña Parra. «Colpa» dello stile di comando di Francesco che amava il «divide et impera» in Curia. Un metodo che ha attirato invidie e antipatie a Becciu per la stretta fiducia mostrata dal Pontefice nei suoi confronti. Un rapporto che non è cambiato nel 2018 con la creazione a cardinale e l'assegnazione di un dicastero prestigioso come la congregazione per la causa dei santi. Così per altri due anni, poi in questa fase qualcosa deve essere successo se all'improvviso, il 24 settembre del 2020, Bergoglio decise di liquidare il suo vecchio amico togliendogli il ruolo di prefetto e temporalmente i diritti legati al cardinalato credendo alle accuse di soldi indirizzati dalla Segreteria di Stato ai propri familiari. In quella drammatica udienza da cui Becciu uscì con la punizione più severa e l'immagine pubblica distrutta, il Papa mai parlò del palazzo di Londra né dei pagamenti per la liberazione della suora. (...) Da allora Bergoglio ha mantenuto un atteggiamento ambiguo verso Becciu, augurandosi pubblicamente la sua innocenza ma al tempo stesso non esprimendosi sulle ombre che dall'esterno sono state evidenziate a proposito dell'inchiesta. L'atto più clamoroso avvenne nel Giovedì santo del 2021, quando Francesco si presentò a casa di Becciu per celebrare la messa con lui, sorprendendolo ed emozionandolo. Mentre il processo andava avanti, i due hanno continuato a sentirsi e nell'agosto del 2022 è arrivata la convocazione per il concistoro, un diritto riservato ai cardinali. De facto, quindi, Bergoglio ha restituito in quell'occasione quanto tolto due anni prima. La familiarità tra i due è rimasta nonostante tutto e in uno degli ultimi incontri a Santa Marta, quando Becciu ha ricordato con nostalgia i «bei tempi» in cui lavoravano fianco a fianco, il Papa ha risposto «Tranquilo, tranquillo: ritorneranno quei tempi». Come può un auspicio simile conciliarsi con la cacciata dal conclave firmata mentre la salute deteriorava inesorabilmente? O Francesco non è stato sincero, oppure c'è qualcosa che non torna nell'intricata vicenda della lettera.»

  31. BulletBecciu e il conclave: una commissione ad hoc per decidere, in «L'Unione Sarda», 27 aprile 2025.

  32. BulletDomenico Agasso, Conclave, Becciu: "Mai negata la partecipazione". Resta il giallo delle lettere di Francesco, in «La Stampa», 27 aprile 2025.

  33. BulletGiorgio Gandola, Dal capo dei gesuiti assist ai conservatori: «Ora agli errori bisogna rimediare», in «La Verità», 27 aprile 2025.

  34. BulletIn Ungnade gefallener Kardinal probt den Aufstand, in «Kronen Zeitung», 27 aprile 2025.

  35. BulletFabrizio Carcano, L'eterno giallo della Sistina, in «Libero», 27 aprile 2025.

  36. BulletJuan Paulo Iglesias, Giovanni Maria Vian: "El Papa Francisco dejó una Iglesia más polarizada”, in «La Tercera», 27 aprile 2025. «¿Cree que Becciu tiene opciones de participar en el cónclave?» «Él tiene todos los derechos. Está claro que tiene derecho a entrar, porque el Papa está muerto y no puede pretender influir desde la tumba. En mi último libro muestro toda la evolución del papado hacia este absolutismo que ha exacerbado el Papa Francisco.»

  37. BulletOra è la congregazione dei cardinali a decidere, in «Il Post», 27 aprile 2025.

  38. BulletMassimo Franco, Il Conclave senza «nome forte» ora va alla ricerca di un pacificatore, in «Corriere della Sera», 27 aprile 2025.

  39. BulletLui.Fra., Conclave, da domani Cappella Sistina chiusa. Il cardinale Marx: "Il Papa sarà eletto presto", in «Il Tempo», 17 aprile 2025.

  40. BulletPaola Rivetta, Conclave, la data e il "nodo" Becciu, in «Tg5», 27 aprile 2025.

  41. BulletNiccolò Magnani, Caos Becciu al Conclave 2025: 2 lettere di Papa Francesco lo escluderebbero / Voto Cardinali: cosa succede ora, in «Il Sussidiario», 27 aprile 2025. «Francesco negli ultimi giorni prima del suo ricovero al Gemelli avrebbe confidato al prelato ex Segreteria di Stato di aver trovato una soluzione per la sua situazione tale da riportarlo a pieno diritto nel Collegio dei Cardinali (dopo che gli aveva permesso di prendere parte all’ultimo Concistoro lo scorso dicembre 2024). (...) Secondo il “Corriere della Sera”, il Decano dei Cardinali, Giovanni Battista Re, sarebbe incline ad accettare l’ingresso di Becciu, mentre il Camerlengo Farrell è molto più scettico (assieme al Segretario di Stato Parolin) e vorrebbe far valere la (presunta) volontà di Papa Francesco dopo la condanna per truffa e peculato nei confronti del Card. Becciu, il quale si professa da sempre innocente a pieno titolo e che è pronto a mostrare le prove del presunto complotto ordito contro di lui durante le indagini del primo processo.»

  42. BulletOrlando Trinchi, La storica Scaraffia: "Il nuovo Papa sarà moderato, con Bergoglio confusione e apparenza mediatica. Le donne? Scelte suore obbedienti", in «Il Riformista», 27 aprile 2025.

  43. BulletVik van Brantegem, Something is rotten in the State of Vatican, in «Korazym», 27 aprile 2025. «Mentre Parolin fa uscire dal cilindro magico 2 lettere dattiloscritte a firma sospetta “F”, non ci dimentichiamo del “caso Striano” dopo che Raffaele Cantone ha denunciato il verminaio sui dossier e sugli accessi illeciti alle SOS, il Promotore di giustizia vaticano Alessandro Diddi si precipita a Perugia da Cantone, si precipita! In uno scenario inquietante nel quale Becciu, in territorio italiano presso il ristorante Lo scarpone, viene attirato nel trappolone dall’esca Perlasca, dove la Gendarmeria ha organizzato, su mandato dei superiori, una intercettazione ambientale che De Santis tiene a escludere proprio durante il processo farsa a Becciu affermando: “La Gendarmeria non fa attività in Italia”, abbiamo potuto accertare che gli accessi illeciti del finanziere Striano avvengono prima del processo speciale di un tribunale speciale a Becciu, in quel luglio/agosto del 2019, proprio dal Vaticano dove tutto ha inizio. Questa ė la prova provata di un accordo segreto tra servizi italiani deviati e servizi vaticani deviati. Attività illecite, che non sono supportate da accordi bilaterali ufficiali tra Santa Sede e Italia, che il giornalista Fittipaldi vuole far credere nella sua deposizione alla Commissione bicamerale d’inchiesta che gli accessi di Striano non sono avvenuti da stati esteri e che per assurdo quegli accessi li avrebbe potuti richiedere Papa Francesco in persona. Confidiamo nella saggezza e nella capacità dei cardinali di avere orecchie per intendere e occhi per vedere la verità dei fatti, che dal 24 settembre 2020 alcune menti raffinatissime vogliono occultare al mondo.»

  44. BulletSante Cavalleri, La misericordia di Papa Francesco nell'omelia di Parolin ai 200 mila ragazzi. Un appello che andrebbe rivolto ai cardinali a tutela dell'innocente Becciu, in «Faro di Roma», 27 aprile 2025. L'appello alla misericordia di Parolin «sulla linea del Papa scomparso ci aspettiamo che sia raccolto dai cardinali per ammettere in Conclave il card. Becciu, ingiustamente accusato e condannato da innocente in un processo farsa nel quale la Segreteria di Stato si era costituita parte civile, mentre l’Apsa si era convinta che non fosse colpevole (pagando però tale scelta coraggiosa con la testa del suo presidente, mons. Nunzio Galantino)».

  45. BulletNikolaus Harbusch, Franziskus hat zu viele Kardinäle ernannt, in «Bild.de», 27 aprile 2025.

  46. BulletFilippo Di Giacomo, «SI DICEVA IL FALSO PRIMA O SI DICE IL FALSO ADESSO?», Rainews, 27 aprile 2025. «... le finanze della santa sede non sono così mal messe come appariva dagli ultimi bilanci pubblicati» e il "caso Becciu" assomiglia a tanti altri casi di alti prelati fatti dimettere «senza sapere perché! Il problema della (in)giustizia è un problema fondamentale». Oggi abbiamo sentito il brano del Vangelo su san Tommaso: oh, quanto sarebbe bello se tutti – giornalisti, magistrati, clero di tutti i livelli – credessero e testimoniassero solo dopo aver constatato, verificato i fatti! Anziché diffondere menzogne, diffamazioni e calunnie senza freni!

  47. BulletAntonio Pelayo, ¿Podría impugnarse el cónclave? Estas son las divisiones internas entre los cardenales, in  Noticias de «Antena 3», 27 aprile 2025.

  48. BulletCardeal italiano condenado busca permissão para participar de conclave, in «Correio do Brasil», 27 aprile 2025.

  49. BulletD.T.S., Fiducia tradita: la Curia che si blindava contro Francesco, in «Silere non possum», 27 aprile 2025.

  50. BulletLa controversa partecipazione del cardinale Becciu al Conclave, in «Il Difforme», 27 aprile 2025.

  51. BulletInizia l'attesa per il Conclave: prima data utile il 5 maggio, in «La Nuova Sardegna», 27 aprile 2025.

  52. Bullet¿Podrá participar en el Cónclave el cardenal Becciu?, in «Infovaticana», 27 aprile 2025.

  53. BulletFabio Pengo, Nella Capitale fervono i prparativi per il Conclave: «Ottima armosfera», in «L'Edicola», 28 aprile 2025.

  54. BulletWirbel um Kardinal Becciu: Teilnahme am Konklave trotz Papst-Veto?, in «Kurier», 27 aprile 2025.

  55. BulletBecciu: Teilnahme am Konklave trotz Ausschluss durch Franziskus?, in «Kleine Zeitung», 27 aprile 2025.

  56. BulletIvano Iai, «Ecco perché il cardinale Becciu può partecipare al Conclave che eleggerà il nuovo papa», in «La Nuova Sardegna», 27 aprile 2025. «L’Universi Dominici Gregis detta norme precise: cardinali elettori sono coloro che, in numero non superiore a 120, non avendo compiuto 80 anni d’età il giorno precedente al decesso del romano Pontefice e durante la vacanza della Sede Apostolica (artt. 33-35) , non siano stati deposti o privati della dignità cardinalizia (art. 36). Il cardinale Becciu, mai sottrattosi all’adempimento dei munera connessi alla porpora, è nella piena e incontrovertibile titolarità della dignità cardinalizia, per le norme e nei fatti, tanto da aver preso parte ai Concistori e alle riunioni del Sacro Collegio sia durante il pontificato di Papa Francesco, sia dopo la sua morte. Nessuno, e tanto meno il Santo Padre Francesco, lo ha escluso dalla comunione con i confratelli. Lo ha incoraggiato, invece, a costruire ponti, non muri, sotto la croce di Cristo, dove sparare non potrà mai essere sinonimo di sperare.»

  57. BulletCartas firmadas por el Papa Francisco buscan excluir a un cardenal del próximo cónclave. ¿Por qué?, in «Mi Oriente», 27 aprile 2025.

  58. BulletElisabetta Piqué, El Colegio Cardenalicio decidiría este lunes la fecha del cónclave y la suerte de un cardenal sancionado por Francisco, in «La Nacion», 28 aprile 2025.

  59. BulletConclave per eleggere il nuovo Papa, oggi l'arrivo dei cardinali a Roma e la data esatta, in «Il Messaggero», 28 aprile 2025.

  60. BulletAndrea Gagliarducci, Pietro Parolin, un'omelia-candidatura nella prima messa senza Bergoglio: nel solco di Francesco, in «Il Messaggero», 28 aprile 2025.

  61. BulletSerena Sartini, "L'elezione? Piano piano". Sulla tomba 110 cardinali (ma Becciu non si vede), in «Il Giornale», 28 aprile 2025.

  62. BulletDarío Menor, El 'caso Becciu' dinamita las posibilidades de los papables italianos, in «El Correo», 28 aprile 2025.

  63. BulletFelice Manti, Parolin rivendica l'eredità del Papa: "È il momento della misericordia", in «Il Giornale», 28 aprile 2025. Un'implorazione?

  64. BulletEnrica Riera, Becciu, il gendarme a Chaouqui «Ecco cosa deve dire Perlasca», in «Domani», 28 aprile 2025. L'HO SEMPRE DETTO: QUESTA "GIUSTIZIA" È CORROTTA! ORA CI SONO LE PROVE! PROBABILMENTE IL PAPA ERA – COME BECCIU – VITTIMA DELL'IMBROGLIO. E SCATTA LA DENUNCIA ALL'ONU! «Chaouqui ha in effetti indotto la donna a convincere Perlasca ad accusare il cardinale sardo, attraverso dettagli e informazioni riservate che al tempo solo gli inquirenti potevano conoscere. (...) Mancava, come si sul dire, la “pistola fumante” di quello che gli avvocati del presulte definiscono «un vero e proprio complotto» fatto all’insaputa anche di Francesco. Ora Domani ha ottenuto e ascoltato un audio presumibilmente mandato dal commissario Stefano De Santis a Chaouqui (o suoi collaboratori) ad agosto del 2020, qualche giorno prima in cui Perlasca, attraverso un memoriale, si pente attaccando Becciu. (...) De Santis non è un gendarme qualunque: insieme a Gianluca Gauzzi ha condotto tutta l’inchiesta sul “processo del secolo”, è a capo della sicurezza vaticana e soprattutto è stato fino a due giorni fa un uomo di assoluta fiducia di Francesco, che lo apprezzava e stimava. L’audio sarà allegato da Raffaele Mincione (anche lui condannato in primo grado nel processo sul palazzo di Sloane Avenue) alla denuncia già fatta in merito alle chat al relatore speciale dell'Onu, Margaret Sutterhwaite, che gestisce l'ufficio che vaglia l'indipendenza dei giudici all'interno dei processi. Chaouqui e De Santis hanno sempre giurato di non conoscersi. La “papessa”, condannata del 2017 per rivelazione di notizie riservate ma rimasta legata a Francesco anche dopo, nel 2023 ha infatti detto al tribunale di non aver mai parlato con il commissario, di non averci mai «preso un caffè», di non averci intrattenuto alcun «rapporto personale e umano». Il commissario a sua volta ha risposto «assolutamente no» quando sono stati gli avvocati di Becciu a chiedergli se la donna lo avesse contattato per le indagini sul cardinale. L’audio - fosse confermata la sua autenticità - sembra provare il contrario. «Francesca, visto che lui (Perlasca ndr) è in possesso del verbale dell’interrogatorio, perché ne ha avuto copia» inizia una voce identica a quella di De Santis, periziata a Londra dagli avvocati di Mincione con esperti che escludono sia stata fatta con l’Ia. «Si leggesse quello, (il suo stesso verbale, ndr) e sottolineasse tutti i punti (…) in cui alla luce degli ultimi eventi, alla luce degli ultimi fatti, alla luce di un lavoro introspettivo che avrà fatto dentro di sé, chiarisca – tanto per qualificare fatti e atti che non lo riguardano ma riguardano altri – una volta per tutte come il sistema di Crasso e Tirabassi, negli anni in cui lui era capo ufficio, ha avuto quello sviluppo… che sicuramente lui ha trovato essendo arrivato dopo Crasso e dopo Tirabassi, ma che non può non sapere. Lui prendesse spunto da quell’interrogatorio e da quelle domande, e chiarisse tutti quei punti e tutti quei “non so” che ha detto in quella sede» Perlasca nel memoriale del 31 agosto 2020 contenete le prime accuse a Becciu, usa proprio la formula suggerita da De Santis a Chaouqui. Sarà un caso ma prima dice di essere giunto «impreparato all’interrogatorio» di quattro mesi prima (dove aveva negato per ore qualsiasi responsabilità del suo ex superiore Becciu) poi specifica di aver cambiato idea grazie al «lavoro di introspezione che sto portando avanti. Dopo il vocale di De Santis e due giorni prima la stesura del memoriale, Chaouqui manda a Ciferri l’elenco delle accuse che Perlasca deve fare contro Becciu, diviso punto per punto: da «come Mincione pagava le percentuali», alla «Diocesi di Ozzieri e birrificio», fino «ai favoreggiamenti ai fratelli per i lavori edili», e «la società in Slovenia» di Cecilia Marogna, altra imputata in Vaticano. Leggendo il memoriale del super testimone, che verrà poi “salvato” dall’inchiesta grazie alla decisione degli inquirenti di far decadere le prime gravi accuse contro di lui, Perlasca sembra fare un copia e incolla del messaggio della Chaouqui. (...) Tra Chaouqui e Ciferri ci sono infatti altre decine di conversazioni che sembrano dimostrare come la papessa vantasse rapporti stretti con la gendarmeria guidata da Diddi. In una chat inedita del 17 settembre 2021 Ciferri è furiosa. «L’uso di Perlasca finisce qui», dice. Due mesi prima Becciu è stato rinviato a giudizio. La donna lamenta che Perlasca sia stato «indotto a parlare sotto pressione» e che le pressioni sarebbero state mosse perché il monsignore non parlasse ai magistrati del ruolo del cardinale Parolin. «Su Parolin (Perlasca, ndr) ha detto» che se vuole può metterlo «in difficoltà su tutto». Una minaccia? Ma ormai Cifferi, con Perlasca salvo e Becciu a processo, dice di volersi «dissociare» da tutto. «Ecco ora tu puoi fare i tuoi giochi, ma cosa pensi di ottenere? Vuoi fare la paladina del Papa, del tribunale, di Parolin? Nessuno te lo vieta. Figurati io, che non sono nessuno!». In altra chat del maggio 2024 Ciferri torna sui rapporti tra Chaouqui e i gendarmi. «Buona domenica! Nei giorni prossimi, chiedi cortesemente alla gendarmeria, a quel “Gianluca” come lo chiami tu (forse Gauzzi, capo della gendarmeria, ndr), oppure a quel De Santis (non ne ricordo il primo nome) insomma a quelli che conosci all’interno, e con cui svolgevi la collaborazione al tempo, se su eventuale richiesta, devo, oppure no, dirmi disponibile a produrre le chat pregresse intercorse, perché come sai quelle documentano la tua collaborazione con questo Organo inquirente durante le indagini, oltre che principalmente con l’Ufficio del promotore nella persona del prof Diddi». Il 7 ottobre 2021 Chaouqui parla con monsignor Perlasca in persona. All’alto prelato la “papessa” confessa, riferendosi ai promotori di giustizia: «Mi hanno chiesto di dare una mano (…) io stavo collaborando alle indagini». Ma dal vocale emergono anche le preoccupazioni di Perlasca, ex braccio destro di Becciu. Chaouqui cerca di calmarlo. «Dopo che ci hanno querelato che fanno? Ci arrestano perché abbiamo calunniato Becciu?», chiosa la lobbista. E Perlasca: «Sinceramente io di questi fastidi non vorrei averne». La paura è che arrivino denunce da parte del porporato. «Eh lo so, e che cosa possiamo fare? Possiamo ucciderlo (Becciu, ndr)?», incalza Chaouqui. Che è sicura: «Ci ho parlato con Diddi e non c’era nulla. Poi magari lui (Becciu, ndr) la querela non la va a fare dall’ufficio del promotore ma presso Pignatone. Se fosse stato Zanotti l’avrei saputo, Milano sta male ed è ricoverato al Gemelli, Diddi mi ha detto che non ce l’ha». La domanda è solo una: come fa la “papessa” a sapere che presso gli uffici dei promotori di giustizia vaticana non sono pervenute querele a suo carico o a carico di Perlasca? «Per qualunque cosa lei mi chiami, tanto lei lo sa. C’ho questo rapporto con i magistrati… se posso essere utile», conclude Chaouqui. In ultimo Domani è riuscito a ottenere due lunghi vocali tra Chaouqui e Ciferri. È il 28 settembre del 2020, Ciferri, a indagini in corso, è quasi certa che Perlasca la farà franca. Loda il lavoro dell’amica: «Con l’operazione tua hai salvato Perlasca e hai fatto dimettere quello». Chaouqui è modesta: «No. I laici nella chiesa hanno ruolo di supporto. Io sono stata un piccolo strumento di questa vicenda. E in cambio abbiamo ottenuto che Perlasca si tirasse fuori da questa storia. Lui sarà prosciolto e avrà tutto quello che gli è stato detto (…) Adesso ci saranno i rinvii a giudizio e lui sarà tenuto fuori da questa storia». Così è andata.»

  65. BulletRebus Becciu: il giorno dei giuristi nel Collegio, in «Il Fatto Quotidiano», 28 aprile 2025.

  66. BulletS.M.E., Conclave in salita: le pressioni degli ultraottantenni sui giovani porporati, in «Silere non possum», 28 aprile 2025.

  67. BulletConclave, cardinali tornano a riunirsi: oggi sarà decisa la data, in «Roma», 28 aprile 2025.

  68. BulletConclave: premier scandale autour du cardinal, in «Tribune Chrétienne», 28 aprile 2025.

  69. BulletL'ex presidente Cei Bassetti: «Sarà un Conclave breve, tra i cardinali c'è unità», «L'Unione Sarda», 28 aprile 2025.

  70. BulletCardinali riuniti in Aula del Sinodo per la Congregazione generale. L'ingresso in Cappella Sistina previsto tra il 5 e il 10 maggio, in «Libero Reporter», 28 aprile 2025.

  71. BulletConclave, la data di inizio attesa per oggi. Fonti vaticane: possibile il 5 maggio, in «La Stampa», 28 aprile 2025.

  72. BulletPaolo Salom, Il padre morto in guerra e l'impegno per la pace. La fede tenace di Lazzaro e Oggi i cardinali nel Sinodo. Gli elettori sono ora 133, in «Corriere della Sera», 28 aprile 2025.

  73. BulletArgüello afirma que "lo mejor sería que el propio cardenal Becciu renunciara" a participar en el Cónclave, in «Europapress», 28 aprile 2025.


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Sull'Obolo di San PietroCASO_BECCIU_OBOLO.htmlCASO_BECCIU_OBOLO.htmlshapeimage_3_link_0
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