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Luigi O. Rintallo, Non si difende la libera informazione con le mistificazioni, in «Agenzia Radicale», 24 giugno 2025.
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Paolo Comi, Sigfrido Ranucci e il blitz di Report: viola il segreto per screditare i testimoni contro la ricerca della verità, in «L'Unità», 24 giugno 2025.
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Vaticano, condannato per calunnia ex postulatore causa Moro. Dovrà risarcire il cardinale Becciu con 15mila euro, in «Ansa», 29 ottobre 2025.
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Calunnie contro Becciu, condannato a tre anni e mezzo l'ex postulatore, in «Sardegnalive», 29 ottobre 2025.
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Ivo Pincara, Condannato dal Tribunale vaticano il testimone di "Report" Nicola Giampaolo per calunnie nei confronti del Cardinal Becciu, in «Korazym», 29 ottobre 2025.
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Sante Cavalleri, Calunnie contro il cardinale Becciu: il Tribunale vaticano condanna Nicola Gianpaolo. Un caso che interroga l'informazione e il servizio pubblico, in «Faro di Roma», 30 ottobre 2025. «La sentenza arriva dopo anni di illazioni e campagne mediatiche che hanno contribuito a gettare un’ombra sul nome del cardinale Becciu, accusato pubblicamente di condotte mai dimostrate e oggi riconosciute proprio come false. (...) La vicenda solleva inevitabilmente interrogativi sulla qualità del giornalismo d’inchiesta e sulla responsabilità del servizio pubblico. (...) È quanto ha voluto ricordare sul sito Korazym.org anche Mario Becciu, fratello del cardinale, docente universitario e psicoterapeuta, che dopo aver espresso solidarietà a Sigfrido Ranucci per il recente attentato subito, ha però stigmatizzato il metodo e il tono dell’inchiesta televisiva: «L’inchiesta condotta servendosi di un burattino condannato in primo grado dal tribunale Vaticano dimostra la faziosità, il senso di impunità e un uso patologico del servizio pubblico. Questa condanna dimostra la colossale calunnia ordita con un dispiegamento di forze massmediatiche incredibili per distruggere una persona innocente. Vorrei ricordare a Ranucci che, come cita il Libro del Siracide (28,18), ‘ne uccide più la lingua che la spada!’». (...) La sentenza odierna segna dunque un momento di verità, che richiama tutti — magistrature, media e opinione pubblica — a una più rigorosa cultura della responsabilità e della giustizia.»
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Dicastero 'Santi', 'Noi, Becciu e sottosegretario calunniati', in «Ansa», 30 ottobre 2025.
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Comunicato del Dicastero delle Cause dei Santi, in «Dicastero delle Cause dei Santi», 30 ottobre 2025.
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Rodrigo Almudena, El Tribunal del Vaticano condena a Nicola Giampaolo por difamación, in «Iglesia Noticias», 30 ottobre 2025.
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Vaticano, il pugliese Nicola Giampaolo condannato per calunnia dopo le dichiarazioni a Report, in «La Gazzetta del Mezzogiorno», 30 ottobre 2025.
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Mistero della fede: perché nessun giornale oggi ha riportato la notizia della condanna di Nicola Giampaolo, colpevole di aver calunniato il cardinale Angelo Becciu?, in «Dagospia», 30 ottobre 2025. Tutti con la coda di paglia? Mi sa che non si salva nessuno, dei grandi giornali (tanto meno quelli "cattolici")!
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Ex postulatore condannato in Vaticano per calunnia: tra anni e mezzo al pugiese Nicola Giampaolo, in «L'Immediato», 30 ottobre 2025.
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Giorgia Tedesco, Nicola Giampaolo Vaticano: il pugliese condannato per calunnia dopo le dichiarazioni a Report, in «Alphabetcity Magazine», 31 ottobre 2025.
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Calomnie contre le cardinal Becciu: la justice vaticane condamne l'instigateur du scandale, in «Tribune Chrétienne», 31 ottobre 2025. «Cette condamnation survient après des années de rumeurs, d’insinuations et de campagnes médiatiques qui ont porté atteinte à la réputation du cardinal Becciu. Les déclarations de Giampaolo, jugées mensongères et gravement diffamatoires, avaient été présentées par Report comme des éléments-clés d’une enquête télévisée ayant largement contribué à ternir l’image du prélat. Le tribunal du Vatican a établi que ces accusations étaient sans fondement et constituaient une volonté manifeste de nuire. Le cardinal Becciu, reconnu comme partie lésée, a vu ainsi réaffirmée son innocence, après des années de souffrance morale et de suspicion publique. (...) De leur coté les avocats Fabio Viglione et Maria Concetta Marzo, défenseurs du cardinal Becciu, ont salué la décision comme une victoire du droit et de la vérité : «Le tribunal a pleinement accueilli notre thèse sur la nature du délit, appuyée par le promoteur de justice. Cette sentence est importante, car elle reconnaît que le cardinal Giovanni Angelo Becciu a été injustement et faussement accusé de comportements graves qu’il n’a jamais eus, subissant un préjudice considérable à sa réputation. »Pour le cardinal, cette décision constitue une étape essentielle de sa réhabilitation après une longue épreuve personnelle et médiatique.Au-delà de la dimension judiciaire, cette affaire soulève des questions fondamentales sur le rôle et la responsabilité des médias, en particulier du service public. La crédibilité accordée à Giampaolo par les auteurs de Report, sans vérification suffisante, met en lumière les dérives d’un journalisme d’enquête parfois guidé davantage par la recherche du scandale que par la quête de vérité. (...) La sentence du 29 octobre ne clôt pas seulement une affaire judiciaire : elle ouvre une réflexion plus large sur la protection de la dignité des personnes et sur l’usage responsable des outils médiatiques. Elle rappelle que la liberté d’informer exige rigueur, discernement et respect de la vérité.Pour l’Église, cette décision du tribunal vatican constitue un signe fort de transparence et de justice, conforme à l’esprit voulu par le pape Léon XIV, qui n’a cessé de rappeler que «la vérité, servie dans la charité, demeure la première exigence de toute communication chrétienne».»
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Jesús Bastante, El Vaticano condena a un ex postulador por acusar a Becciu y Semeraro de pedir dinero para impulsar la beatificación de Aldo Moro, in «Religiòn Digital», 31 ottobre 2025.
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Nicola Giampaolo condannato dal Tribunale Vaticano per calunnia, in «SkyTg24», 31 ottobre 2025.
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Caso Becciu: condannato per calunnie Nicola Gianpaolo, in «Catt.ch», 31 ottobre 2025. «La sentenza arriva dopo anni di illazioni e campagne mediatiche che hanno contribuito a gettare un’ombra sul nome del cardinale Becciu, accusato pubblicamente di condotte mai dimostrate e oggi riconosciute proprio come false. Gianpaolo — figura ritenuta credibile dagli autori di Report e presentata come testimone di rilievo nell’inchiesta televisiva — è stato ritenuto responsabile di aver diffuso dichiarazioni calunniose che hanno alimentato una narrazione infondata e gravemente lesiva della reputazione del cardinale.» Se la Chiesa italiana è ancora in profondo letargo (oh, arriverà il risveglio!), pare che quella svizzera abbia cominciato a svegliarsi...
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Vatican tribunal convicts historian-journalist of slander against Church officials, in «The Catholic Herald», 31 ottobre 2025.
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Vaticano, Nicola Giampaolo condannato per calunnia dopo le dichiarazioni sul caso Becciu, in «Alanews», 31 ottobre 2025.
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Vaticano, condanna per calunnia a Nicola Giampaolo dopo le dichiarazioni a Report, in «Stato Quotidiano», 31 ottobre 2025.
Il rapporto Moneyval del 2021 scriveva a proposito della Giustizia vaticana: «per evitare potenziali conflitti di interesse, o la percezione di un conflitto di interesse, è da considerare che tutti i procuratori nominati in futuro lavorino esclusivamente per la Santa Sede / Stato di Città del Vaticano durante i loro contratti, e non possano fare pratica legale in altre giurisdizioni simultaneamente».
Si chiedeva il bravo Andrea Gagliarducci: «Cosa farà, ora, il Tribunale Vaticano, i cui promotori di Giustizia hanno attività legale in Italia o presso il Sovrano Militare Ordine di Malta?».
E puntualmente: UNISCI I PUNTINI E TROVA... UN LEGITTIMO SOSPETTO DI CONFLITTO DI INTERESSI?
Diddi, il promotore di giustizia vaticano («L’avvocato di corrotti e corruttori che vuole la maxi condanna di Cardinal Becciu»), difende in Italia Lavitola, il quale insieme a un sacerdote vicino al segretario del Papa incontra Ranucci, il quale diffonde calunnie su Becciu con il sostegno di Chaouqui, protetta da Diddi insieme a Perlasca, che al mercato mio padre comprò... Non c'è più di un legittimo sospetto di CONFLITTO DI INTERESSE?