Sull'accusa d'aver trasferito del denaro in Australia e sull'ipotesi di complotto contro il card. Pell
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Qualcuno – CHI? – ha messo in testa al cardinale George Pell, e all’opinione pubblica mondiale, che il cardinale Becciu sarebbe stato un suo nemico e che addirittura avrebbe complottato contro di lui pagando i testimoni dell’accusa nel processo che l’ha visto protagonista in Australia. Era una bufala, ma Pell – strumentalizzato? – è caduto nella trappola, ha esultato alla destituzione di Becciu e ha attivato una campagna giustizialista indegna, bullista e ottusa contro il suo confratello. Si è poi capito che il denaro intercettato dalla giustizia australiana – parecchi milioni di euro – non era... mai stato intercettato (era il frutto di un errore di calcolo), mentre le insinuazioni di complotto risultano malevole e infondate: i soldi mandati in Australia non erano per sostenere l'accusa contro Pell, bensì, viceversa, per finanziare la sua difesa. Un altro versamento poi – come dichiarato dal cardinale Pietro Parolin – era destinato all'acquisto di un dominio internet, previa l'autorizzazione dello stesso Pell. Nel frattempo è chiaro che si trattava non solo di una calunnia concepita per mostrificare, ma della calunnia peggiore che si potesse immaginare, perché presupponeva un’odiosa operazione di malizia, di perfidia. I fatti hanno dimostrato che il card. Becciu non solo era innocente, ma era la vittima designata di una brutale montatura (orchestrata da CHI?), questa sì perfida e perversa. Campagna schifosa che continua, fra l'altro con le insinuazioni assurde di Libero Milone, montate ad arte in modo pervicace e seriale.
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Nico Spuntoni, Le ultime parole del nemico Pell: "Un complotto". E in Vaticano sussurrano "Becciu aprì alla destra", in «Il Tempo», 25 settembre 2024. Tardivo ravvedimento/conversione di Pell? Speriamo! Meglio tardi che mai (poi le interpretazioni dei titolisti che vogliono salire sul carro del redivivo sono assai discutibili...).
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Colm Flynn, Cardinal Angelo Becciu Gives Interview, in «EWTN», 30 ottobre 2024. «Tutta la compassione per il cardinal Pell per quello che ha passato. Ma avrebbe dovuto imparare che quando si è accusati innocentemente è una grande sofferenza; non puoi far soffrire gli altri della stessa sofferenza.»
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Edward Pentin, Cardinal Becciu Gives His Version of Why Funds Were Transferred to Australia Prior to Cardinal Pell's Trial, in «NCR», 4 novembre 2024. La perversa pervicacia della calunnia! Anche se la questione è stata chiarita tanto tempo fa, ancora circolano menzogne e calunnie, lente a morire. E ancora si scrive che la verità è... "una versione".
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Louis Milligan, The true legacy of the rapist George Pell, in «The Monthly», febbraio 2025.
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Andrea Gagliarducci, Pope Francis: Financial woes part of legacy, in «MondayVatican», 3 marzo 2025. Anche in italiano. «Papa Francesco ha prima istituito due commissioni (la COSEA sull’amministrazione e la CRIOR sullo IOR). Poi ha avviato una grande riforma dell’economia della Santa Sede, che è stata messa nelle mani del Cardinale George Pell, all’epoca nominato Prefetto della Segreteria per l’Economia. Questa riforma, tuttavia, ha gettato in crisi l’intero sistema finanziario della Santa Sede, che si basava su alcuni equilibri speciifici. La Santa Sede è uno Stato peculiare, senza un vero mercato proprio né una bilancia commerciale che le consentisse di rafforzare l’economia.»
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Andrea Gagliarducci, Pope Francis: What's at stake in his financial legacy?, in «MondayVatican», 14 aprile 2025. «Il deficit della Santa Sede è stimato in milioni di euro, il colpo alle casse causato dal COVID-19 si è fatto sentire e le donazioni all’Obolo di San Pietro sono diminuite drasticamente, non solo a causa della crisi globale, ma anche a causa della crisi di credibilità della Chiesa e del pontificato di Papa Francesco negli ultimi anni, (...) durante il pontificato di Papa Francesco, la “nuova guardia” ha voluto cambiare tutto, affinché il potere rimanesse nelle mani di pochi, e di quei pochi che, negli ultimi anni, hanno riportato il Vaticano ad essere uno Stato piccolo. Con poca considerazione per il suo sistema legale, il Vaticano non è nemmeno stimolante se si considera il modo in cui è stato condotto il processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato. (...) Insomma, il sistema ereditato da Papa Francesco era appesantito dal peso della propaganda negativa sui presunti scandali della Santa Sede, e anche il povero Cardinale George Pell ha attinto a questa propaganda, quando stava per ristabilire il controllo dell’economia vaticana. Ma era solo propaganda.» Anche in italiano.
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Caterina Maniaci, Il documento dei cardinali che già pensavano al successore di Francesco, in «Libero», 24 aprile 2025. «È stato rimosso dal suo incarico senza prova. Mai giustizia.» «Anche il testo di Pell cita il caso Bec- ciu: il prelato sardo non sarebbe stato trattato con giustizia.»