La Padania, 26 giugno 2007
Lo studioso svizzero Andrea Paganini ha raccolto
le missive del grande scrittore luinese e di Scerbenenco
Lettere sul confine
da una voce Chiara
Nel
volume dinediti dello studioso svizzero Andrea Paganini, Lettere sul
confine,
si sentono fluire le parole genuine, tese, toccanti, prive di qualsiasi
pianificazione letteraria di autori come Piero Chiara, Giorgio Scerbanenco e
Giancarlo Vigorelli, ovvero alcuni di quegli scrittori italiani che,
rifugiatisi in Svizzera dopo l8 settembre 1943, parteciparono a un originale
fermento letterario creatosi a Poschiavo intorno al sacerdote letterato Felice
Menghini (1909-1947), dando vita a pubblicazioni di valore e alla collana
Lora doro. Le lettere inedite pi interessanti, scritte a Menghini da
diciotto autori italiani e svizzeri (come Francesco Chiesa, Giuseppe Zoppi e
Remo Fasani) e ritrovate a mezzo secolo di distanza, sono qui raccolte a
testimoniare uno straordinario momento di storia letteraria vissuto a cavallo
della guerra e finora ignoto. Le loro missive, ora cariche di tensione emotiva,
ora sorgive in flussi di serenit, stendono tutto intorno allanima candida
di Poschiavo (qui assurto a una sorta di padre putativo), come osserva Carlo
Carena nella sua introduzione, una rete di rapporti animati e vivi, un fervore
straordinario di iniziative; purtroppo, a volte, emergono anche vizi spesso
indicati come tipici del letterato, in polemiche a distanza su questioni
poetiche o nei giudizi su opere proprie o altrui. Il lettore individuer
facilmente quei luoghi e quei personaggi, indicarli sarebbe impietoso e
disgustoso. Ma essi fanno splendere ancor pi, cristallina ed esemplare, degna
di ammirazione e suscettibile di rimpianto anche a
distanza,
la figura del prete stesso, quel suo, come lo definisce esattamente Paganini,
animo di poeta, assediato a volte, blandito e implorato da taluni senza
pudori n umorismo. Lettere sul confine si presenta come un importante documento
storico-letterario che permette ai lettori di accedere alle pieghe pi
recondite degli scrittori, qui rappresentati, anzitutto, nelle semplici vesti
di esseri umani.
Andrea
Paganini, Lettere sul confine, scrittori italiani e svizzeri in
corrispondenza con Felice Menghini, Interlinea, pp. 396, 22.